Naldino Scarpa – 1993
Il Circolo Artistico di Venezia dà inizio, con la Mostra personale della pittrice Antonia Fedon, ad una serie di Manifestazioni riservate alle arti plastiche e figurative realizzate dagli artisti della nostra Regione Veneto.
E’un ritorno alle origini dell’Artistico, è la ripresentazione, che auspichiamo ugualmente esaltante, di un periodo storico che vide brillare di luce vivissima i giovani talenti che con le loro opere diedero fama e lustro all’arte veneta nel periodo fine secolo XIX, inizi del secolo XX
In queste nobili e severe sale, sotto la guida esperta ed illuminata di Ilario Neri, vennero presentate opere degne di figurare accanto ai grandi maestri del ‘700 veneziano, quasi un ritorno a quella pittura fatta di luce e colori tanto cara ai GUARDI ed al CANALETTO.
Questo augurio che rivolgiamo agli autori delle opere è quasi uno sprone a ben meritare questa nostra iniziativa che, come detto innanzi, avrà una continuità periodica e potrà essere foriera di buoni risultati.
E bene inizia Antonia Fedon con la collezione dei suoi quadri su Venezia, che ha saputo cogliere lo spirito dell’iniziativa di questo Circolo Artistico.
La pittrice, infatti, pur essendo bellunese di nascita, ma veneziana di adozione per aver soggiornato lungamente nella città lagunare, frequentando l’Accademia di Belle Arti e insegnando Arte del Tessuto all’Istituto d’Arte ai “Carmini”, si è profondamente innamorata di Venezia e si è immersa nella nuova dimensione, cogliendo quanto di buono ed a lei più confacente la città le offriva, trasformando e interiorizzando tutto ciò che acquisiva, creando così un’ identità artistica tutta sua.
In tale suo procedere, la Fedon ha saputo ben legare e armonizzare i due precedenti periodi “cadorino” e “bellunese” con il successivo “veneziano” senza dar luogo a fratture, anzi unendoli con grande maestria, con la forza espressiva del suo colore.
Ciò che di positivo emerge da questa evoluzione pittorica, che si intravede dai suoi dipinti, è la volontà di rifugire da alcuni schemi per andare alla ricerca di un accostamento di colori pur al di là del disegno. Il piacere dei blu e dei rossi si esalta, travolgendo spesso le immagini e spostando i confini del disegno oltre il reale verso il fantastico.
Naldino Scarpa, Venezia.